sabato 6 febbraio 2010

Un attimo prima del Piacere


La Galleria Sciarra a Roma è considerata il simbolo della Roma "bizantina", quel periodo che verso il finire degli anni 80 dell'Ottocento vede concludersi il disconoscimento degli ideali risorgimentali verso un accentuarsi di una cultura estetizzante fin de siècle. Teminata nel 1888, nello stesso anno in cui esce il "Piacere", rappresenta bene com'era l'Italia negli anni che vedono il passaggio dagli ideali postunitari al decadentismo.

Giuseppe Cellini mescola elementi della pittura pompeiana, etrusca e rinascimentale e quello che ne emerge è un ritratto che mescola tranquillità borghese e mondanità; sulla strada per trasformarsi in Femme Fatale la donna è rappresentata in un misto tra Venere in pelliccia e nobile padrona di casa: la sposa posa in una boutique del centro e passa al ricevimento con ospiti illustri.

Lo spazio della galleria si fa intimo in opposizione alla speculazione urbana della città postunitaria e va riscoprendosi insieme alla moralità cattolica, il fascino del religioso e il gusto per il barbarico ed il naturale, elementi che a partire dal libro di D'Annunzio segneranno una definitiva cesura con la "Terza Roma" e con i monumenti dedicati ai protagonisti del pensiero liberale in spregio del Papa Re.