giovedì 18 marzo 2010

Scuola di Rivara: soggiorno nel Canavese realista


Nella foto: Avondo, Pastoris, D'Andrade, Teia

Questa foto conservata al Castello di Rivara racconta molto della Scuola che a partire dal 1860 rese il piccolo borgo canavesano uno dei più vivaci centri di dibattito artistico della Penisola. La foto ci parla della poetica e dell'immaginario cresciuto attorno a questo cenacolo: non solo escursioni tra le valli del Canavese, del Biellese e della Valle d'Aosta , ma anche ammirazione ed emulazione del grande maestro Courbet.
I soggiorni estivi nel verde canavesano oltre ad offrire ghiotte occasioni di pittura en plein air erano anche momenti per rinsaldare i rapporti tra discipline artistiche (teatro, poesia, arti visive...) e tra dell'intellighenzia piemontese che aveva posto la sede della sua villeggiatura estiva nelle valli alle porte di Torino.
Sul valore di questi soggiorni estivi da un chiaro spunto proprio il maestro Courbet che nel suo "Buongiorno signor Courber" del 1854, conservato al Museo di Montpellier, si rappresenta nell'atto di chiedere il sostegno del collezionista Bruyas per realizzare una sua mostra personale alla prossima Esposizione Universale.

Courbet, "Buongiorno signor Courbet!" , 1854, Museo di Montpellier