mercoledì 28 settembre 2011

Che ci fanno Garibaldi e Mazzini tra le volte del Battistero di Pisa?

PISA – Per assistere all’ incongrua scena temporale è necessario munirsi di un piccolo cannocchiale ed esplorare le meraviglie della volta nord del Battistero, insieme a Torre pendente e Duomo uno dei tre splendidi monumenti di Piazza dei Miracoli a Pisa. Basta mettere bene a fuoco, tenere a freno le emozioni, ed eccoli lì vicini uno dall’altro le statue di Garibaldi e Mazzini. L’eroe dei due mondi guarda in avanti con il volto fiero del condottiero. Il fondatore della Giovine Italia, invece, mostra con le dita un libro. Volti scolpiti nel marmo, uno dei tantissimi esempi dell’iconografia risorgimentale.
RESTAURO - Detta così sembrerebbe una non notizia. Il problema è che il Battistero, dedicato a San Giovanni Battista, è un monumento costruito nel XII secolo e le sculture sotto i pinnacoli che vi ruotano attorno sono quelle di profeti biblici. Una somiglianza causale o qualche artificio del tempo? No, secondo gli esperti quei volti furono scolpiti intenzionalmente in onore ai due personaggi simbolo dell’unità d’Italia. Tra i sostenitori della tesi è la professoressa Lucia Tomasi Tongiorgi, già docente di Storia dell’Arte e prorettore dell’Università di Pisa, nella presentazione del catalogo della mostra Il contributo di Pisa all’Unità d’Italia 1859-1861, allestita nei locali della biblioteca universitaria.
MACCHINA DEL TEMPO- Ovviamente non esiste alcuna macchina del tempo e la spiegazione è molto meno fantasiosa se pur ugualmente affascinante. Secondo gli esperti, le due statue furono scolpite dalla squadra dei maestri scalpellini che nell’Ottocento restaurarono il monumento. Un team di grande prestigio, per il tempo, guidato da Francesco Storni, uno dei migliori restauratori del tempo. «Evidentemente la squadra volle onorare i loro profeti – conferma la professoressa Tongiorni - e plasmò i loro volti sulle rovine di statue ormai distrutte dal tempo. Ma non è una novità assoluta. Sulla facciata della Chiesa di San Michele a Lucca è raffigurato Cavour e altri volti di patrioti si trovano impressi su altri antichi monumenti sparsi un po’ in tutta Italia».
Marco Gasperetti  (tratto da www.corriere.it, 28 settembre 2011 19:32)

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